venerdì 19 febbraio 2010

Liberarsi dalle emozioni perturbatrici

La persona in preda a queste emozioni è in grado di compiere qualsiasi gesto sconsiderato, anche con provocazioni minime che saprebbe gestire senza problemi in altri contesti.
Tuttavia la mente dell'individuo è in origine chiara, e queste emozioni non sono intrinseche al suo essere e possono venire estirpate per sempre applicando pratiche precise.
Applicando la pratica della salvezza la persona combatterà l'ignoranza, con la pratica della meditazione terrà sotto controllo l'ira, con quella della comprensione della vacuità si libera dall'attaccamento.
L'insegnamento buddhista non manca di ricordare come la vigilanza su sé stessi, l'analisi e l'introspezione debbano essere continue, per non ricadere. La società, infatti, ci distrae con messaggi contraddittori o opposti a quanto è necessario perseguire per raggiungere la perfetta illuminazione, ovvero uno stato di piena e meravigliosa consapevolezza in cui si è liberi dal desiderio e dalla collera.




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